giovedì 29 ottobre 2009

Metrica bloggiana

Sospinto da una richista amichevole(... ) sono qui a ragionare sulla modalità di valutazione della pigrizia di un blogger.

La prima domanda che mi pongo (e ovviamente pongo a tutti voi) è .

1) Qual'è la frequenza attesa di post di un blogger non pigro?

Andando ad annusare i feed RSS notavo che solitamente viene valutata la quantità di post settimanali. Ok, questa è certo una metrica, ma non ci illumina sulla pigrizia del blogger, ma solo sulla "frequenza" di inviii sul tasto POST. Ovvero se io facessi un post in cui ogni ora vi aggiornassi sul valore esibito dalla vecchia cipolla che porto al braccio, dubito che i 24 post giornalieri farebbero di me un blogger non pigro, probabilemente farebbero di me un blogger noioso che mira esclusivamente a cronometrare i ritardi cronici dei vecchi e malandati orologi meccanici rispetto ai potenti quarzi che ci allietano ormai ovunque.

Risponderei dunque che:
<<non sia la sola frequenza una misura affidabile della pigrizia di un blogger>>

Proviamo dunque con una seconda metrica:

2) Di quanti argomenti diversi deve parlare un blogger per non essere considerato pigro?

Ecco un'altra necessità, ovvero anche nei blog "monotematici" (filosofia, sport, lettura ecc...) la varietà dei temi trattati dovrebbe rappresentare una metrica interessante, della quale sinceramente mi mancano riscontri sulla loro misurazione da parte di terzi. Potrebbe essere applicabile la variante "etichette" che sebbene in generale selezionate dall'autore stesso, dovrebbero tendere ad offrire una valutazione oggettivizzabile della pigrizia del blogger.

Anche questo però il mio "amico immaginario" cronometrista potrebbe aggirarlo utilizzando etichette per ogni singolo post del tipo "orario_11PM_29OTT2009 giungendo magari in maniera automatica a sbaragliare ogni tentativo di misura e contestualmente di pazienza dei suoi EX (mi auguro) lettori.

Risulta dunque chiaro che anche la quantità di etichette riscontrabili, come numerazione della pigrizia del blogger non sia un granchè.

Proviamo infine (almeno per questo post) dunque con una terza metrica:
3) Di quante parole diverse deve essere composto il singolo post o l'intero blog, affinchè il blogger possa non essere considerato pigro?

Ovvero la ricchezza di vocabolario potrebbe essere considerata una mancata ritrosia dovuta ad una ritrovata energia che abbatta la pigrizia.
Senza dilungarmi in pleonastici esempi o ragionamenti anche questa misura "oggettivizzabile" risulta piuttosto vanificabile da un meccanismo che magari riporti in maniera "copia ed incolla" brani di terzi o peggio elenchi telefonici di nomi magari presi in regioni diverse per evitare di verificare le ripetizioni....

Insomma io sono un blogger pigro, ma non riesco a misurare la mia indolenza e quindi farò fatica a dimostrare che sto cercando di uscire da questo stato...
A meno che lor signori si peritino di offrirmi una loro misurazione.

Un Sorriso

3 commenti:

  1. Se alla prima chiamata il blogger non risponde subito : ooohh, allora è pigro. Se ci vogliono due chiamate, allora è molto pigro. Se ci vogliono tre o più chiamate allora è...morto! (tocca pure tutte le parti che vuoi, ahahahahah).
    Non potresti scrivere tutti i santi giorni, perchè allora sarebbe una testata (giornalistica). Ma non puoi nemmeno scrivere il giorno dei santi (e basta), perchè sarebbe un blog in stato vegetativo. Un blogger pigro scrive poco: ma non basta. Se non è pigro solo muscolamente nel pigiare i tasti ma lo è integralmente anche nella concentrazione, allora scriverà poco e male (nel senso che non approfondirà, scriverà spesso 'continua' e cambierà argomento di volta in volta, non perchè sia immerso negli interessi, macchè, è perchè non ha voglia di approfondire, di andare oltre la superficie).
    Altro elemento, se non coregge gli erorri di batittura e infine se non risponde ai commenti.
    Servito!
    ahahahah
    bye
    ah, altra cosa, se non mette la modalità nome utente + sito, qui sotto in commenta come

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  2. e dunque, dopo due giorni pieni a cercare e spostare mobili, oltre che a postare citazioni e fumetti, posso dire la mia sulla pigrizia :)

    la versione breve è che sui tre argomenti che proponi è indicata la medietas. io metto un post al giorno più che altro per costringermi a rimanere attivo, perché se mollo rischio di sbracare e sparire. un suggerimento s.e.o. potrebbe comunque essere di tenere un ritmo costante, magari non quotidiano ma due o tre post alla settimana. per cercare di non sparire dai motori di ricerca, e quindi dalle ricerche dei ricercatori.

    e ora (pertinentemente) quanto alla varietà delle parole (...) e alla ricchezza del vocabolario, credo dipenda dall'audience che si vuole raggiungere. a scanso di equivoci (può leggere un nobel, ma anche un calciatore di serie a all'altro estremo della scala degli esseri), la mia idea è sempre cercare la versione più semplice disponibile della cosa che vorrei dire. col rischio di appiattire e togliere brio, ma preferisco così che il rischio opposto di non essere chiaro.

    la varietà degli argomenti è relativa. i blog più attivi sono quelli monotematici, e precisamente quelli informatici, che hanno in più un vasto seguito. o forse ci sono quelli con le donne nude, più attivi e seguiti.

    15 post-eggi in tutto il 2009 sono comunque pochi ;)

    (sono stato troppo serio)

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  3. @Paolo: temo di non essere ingrado di soddisfare la tua richiesta in quanto temo che blogspot non supporti questa modalità. In caso contrario sarò ben lieto di ricevere ed attuare le istruzioni.
    Riguardo agli errori di battitura, sono un disastro, in quanto pur essendo mediamente veloce nello schiacciare i tasti la mia "dislessia" mi porta ad inversioni continue nelle sequenze. Forse anche per questo sono sempre stato particolarmente ben predisposto verso gli errori di stOmpa!

    @alex : se 15 ti sembrano pochi pensa a quello che non ho fatto nei precedenti 45 anni!
    In realtà andrebbero forse contati anche quelli inseriti in altri siti (familiari, scuola, politici e simili) ma penso che anche le discusisoni lanciate in aNobii dovrebbero avere un peso.
    Comunque adesso con il tema del creazionismo suppongo che giungerò a fare una bella scorpacciata di post.
    Però alex da te mi aspettavo almeno un elogio alla pigrizia, una sua difesa di uffico nei confronti della iperattività dopata! O le tue tematiche restano confinate al mondo dello sport.

    Un sorriso

    P.S. ho paura che se mi concentro troppo sul mio blog mi perda la grande varietà che sono solito seguire.
    Mi stava venendo voglia di creare un "blog/sito" di recensioni "personalissime" di tutto ciò che raccolgo dalla rete...

    Ma un commento così lungo vale quanto 1/2 post?

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