Premessa: Il filosofo Davide Tomasello (aka Tommy David) ha recentemente pubblicato un dialogo che qui non riporto confidando che possiate leggerlo direttamente lì.
Come mia PESSIMA abitudine cerco di cogliere oltre agli aspetti positivi le contraddizioni e le parti che non mi risultano chiare specie nei post di quelli che considero degli amici, avvalendomi del motto :
I veri amici sono quelli che scorgono i tuoi errori e li dicono a te,
i falsi amici sono quelli che scorgono i tuoi errori e li dicono agli altri.
In soldoni potrete trovare le battute scambiate da Tommy e me (e gli altri ovviamente) sul suo post, qui riporto soltanto il mio "ultimo" (nel senso di più recente) commento affinchè possiate prenderne visione e porre le vostre opinioni senza necessariamente intasare il sito di tommydavid. Quindi ... il seguito:
Solo un piccolo (Paola mi perdoni) riferimento ai colori: un libro bellissimo "Il colore della luna" di (appunto) Paola Bressan. Se non l'hai letto ... fallo, anzi ti direi, se le tue attuali "conlusioni" sono quelle che ho inteso, molla qualunque cosa e procuratelo appena possibile. E', a mio modesto parere, lì la causa del problema che non riesci a superare. In fin dei conti temo che tu, come tutti quelli che hanno avuto a che fare con gli studi filosofici, sia alla radice impregnato di un platonismo che ti fa chiedere (in sostanza) se c'è qualcosa fuori di me o è soltanto la mia immaginiazione ad ingannarmi e sono "solo" nell'universo con la mia coscienza ed utilizzo i "miei" sensi per indagarlo, ma sostanzialmente sono io che posso decidere cosa conta e cosa no... (va beh taglio qui)...
Non c'è nessuno che dipinga l'evoluzione! A meno che tu non ti stia riferendo alla teoria dell'evoluzione (che è quindi un opera umana) non c'è neanche molto da travisare, se non per stupidità, ignoranza o malafede (rubando al R.Dawkins riguardo alla scienza).
Che tu ti diverta con me e gli altri lettori del tuo blog a giocare all'estremismo mi sta persino bene (amo il gioco, specie quando con le sue simulazioni e provocazioni consente di "sviluppare consapevolezza"), però se vogliamo uscire di metafora per cercare di sviluppare un percorso no puoi trincerarti dietro dei muri in cui non ti riconosco.
In particolare se ho lasciato credere che sia un fautore della causalità vuol dire che mi sono sbagliato. La causalità (nel senso di intenzionalità ponente, non mai di azione finalistica) mi intriga proprio come le gru di Dennett. I "giochini morali" di Hauser mi piacciono perchè alla Smullyan tendono a scardinare i pregiudizi che evoluzionisticamente ci hanno portato fin qui ma come in un adventury game ad un certo punto devi mollare se vuoi andare oltre. Per comprendere la natura della luce non ci si può affidare agli occhi!!!
Come avrete potuto valutare da voi stessi ho messo davvero troppa carne al fuoco per un "povero" commento da cui l'idea di aggiornare il mio blog
Un Sorriso.
Ti ho risposto, in qualche modo, proprio tra i commenti a quel post - per non spezzare troppo la continuità della discussione. (Effettivamente sì, stai mettendo troppa carne sul fuoco. La libertà è scottante...) ;-)
RispondiEliminaPosso proporre un piccolo Gedankenexperiment? (Non so cosa voglia dire ma suona bene, e poi si intona con quello che segue).
RispondiEliminaImmaginiamo che uno, uno a caso tipo me, legga questo post e poi vada al link "direttamente lì".
E lì ci trova anche il Fabristol, che dice cose comprensibili, e allora si fa coraggio e dice che prima o poi ..., ma no!
Ecco dopo Bonaiuti e Capezzone l'uno di cui sopra realizza che non ce la farà, d'altronde c'è un sacco di roba sul Web, perché deve ponzare proprio lì?
E, a dirla tutta-tutta, se quell'uno fossi io (me) direi che non sono neanche d'accordo con Fabristol sulla grafica del blog.
Non so se sia grave ma tanto è un gedan--quella roba lì.
Possano le Pastose Appendici del Prodigioso Mostro Volante degli Spaghetti preservarmi nella mia ignoranza su certo scibile, RAmen.
Grande Juhan !!!
RispondiEliminaNon so neanche io se si possano fare dei Gedankenexperiment, ma se ci sei anche tu posso offrirmi come cavia ?
Posso farti una domanda?
Ma tu ritieni che il determinismo e la libertà siano antitetiche?
Un Sorriso
La libertà devi chiederlo a Bonaiuti e Capezzone. E ci aggiungo che anche Gasparri e Giovanardi sarebbero utili.
RispondiEliminaVedi io davvero non so cosa sia un Gedan--quella-roba-lì.
L'ho detto perché zeitgeist e umlaut erano più corte. Se vuoi puoi cambiare e sostituire con Sturm und Drang, anche se mi piace di meno e poi vuoi mettere il fascino delle parole composte unaattaccataallaltrachedanoinonsipuò?