Pur essendo un argomento che ho seguito con moderato interesse su FF, mi ero fino a questa sera trattenuto da esprimere opinioni sulla questione che riguardava un blog, un commento e una azienda che pur essendo presente anche nella città in cui vivo, non era mai finita sotto la mia attenzione.
eviterò di dilungarmi eccessivamente nel fornire i riferimenti per chi voglia ricostruire la storia. Questi sono disponibili nel post di Alessandro Gilioli sul blog Piovono pietre.
Il mio intervento riguardava come e cosa significa entrare in contatto con mondi comunicativi ancora poco sotto controllo e quali danni se ne potessero ricavare.
Riporto qui il mio commento (soltanto perchè me lo sono copiato...) certo comunque che non verrà censurato dal Gilioli. Ripeto che la vicenda non mi interessa ne mi riguarda dal punto di vista personale (non conosco la blogger, ne sono nel settore del commercio o dei tessuti o abbigliamento) ma soltanto come esempio di caso "errore di comunicazione". In realtà alcune delle osservazioni che mi sono venute in mente non le ho neppure trascritte in quanto già disponibili nei vari commenti presenti nei tanti blog che se ne sono interessati.
Ecco il mio commento :
Non avevo notato le tempistiche del "gioco".
Per chi come me non lo avesse fatto provo a riassumerle:
Pubblicazione del post --> 5 aprile 2009
Primo commento neutro e risposta --> 6 maggio 2009 (dopo un mese)
Commento "pietra dello scandalo" --> 28 agosto 2009 (dopo tre mesi)
.... silenzio assoluto fino al --> 13 novembre 2009 (altri tre mesi)
in cui in tre giorni (sembrano pochi in questa vicenda ma al tempo dei social network sono comunque una eternità) vi sono i 4 "strani" commenti in difesa della azienda di cui alcuni hanno sollevato dubbi sulla "originalità"
Dopo quasi un altro mese --> 16 dicembre 2009
un altro commento isolato il cui tono sembra più dedicato alla "netiquette" che ad altro fino a giungere al --> 7 gennaio in cui succede qualcosa, qualcuno che sosterrebbe di essere identificabile e contattato dall'azienda ... per giungere nel giorno successivo agli ultimi due commenti.
... poi ancora silenzio fino al 12 febbraio (ancora più di un mese) quando sarebbe divenuto inaccessibile il blog in oggetto.
Poi una settimana fa da Friendfeed si è "scatenata" la baraonda.
il caso ha coinvolto (a differenza di prima) decine (forse centinaia) di blogger e commenti ad un ritmo che fa impallidire i precedenti e non soltanto per merito (sempre lodevole) di Alessandro Gilioli.
Tutto questo è nella mia umile opinione invero interessante e significativo. Forse non se ne è reso conto nessuno (od io mi sono perso qualche pezzo) ma dubito che la diffamazione (ammesso che lo sia) avrebbe mai raggiunto una diffusione simile (forse in un millennio) senza il diretto interessamento di chi ha chiesto di oscurare il blog
di Sybille....
Forse sono un complottista (vanno di moda), ma di certo non mi sentirei di consigliare a nessuno che voglia "non diffondere" una informazione di agire come sopra, il risultato mi sembra evidente....
Un Sorriso
Proprio rispetto alla tempistica, ho l'impressione che tutta la faccenda, nata da un post come tanti in rete, sia rotolata fino a raggiungere le dimensioni di una (piccola) valanga.
RispondiEliminaNon so se a te capita, ma ad alcuni miei post ricevo commenti anche dopo mesi e mesi dalla loro pubblicazione. Credo sia quanto successo con il commento che tu chiami "pietra" dello scandalo. A novembre qualcuno dell'azienda si accorge del post e del commento non proprio positivo nei loro riguardi e cerca di correre i ripari "bilanciando" con qualche commento positivo. Fin qui nulla che non sia già stato visto. Il tempo passa e le voci corrono (al di fuori della rete, mi pare): pare che ci sia uno scambio di persone, l'azienda crede di aver individuato il commentatore criticone in un ex dipendente, minaccia rappresaglie e poi si rende conto che probabilmente la persona è un'altra. A questo punto per salvare capra e cavoli, anche presi da una certa ansia, invece di contattare direttamente Sybelle - della quale post credo importi relativamente - vanno dritti a Wordpress.com e chiedono l'oscuramento del tutto.
Il resto è storia nota. La discussione in merito (sono circa 500) commenti la trovi su FriendFeed ed è qui che tutta la vicenda ha avuto una cassa di risonanza. Su FF c'è un'alta concentrazione di blogger, diversi giornalisti (vedi Gilioli) e persone che in generale conoscono come funzionano i meccanismi di rete. Se non ci fosse stato FriendFeed se ne sarebbe parlato molto poco. Faccio inoltre notare come, inizialmente, nessuno ha criticato l'operato di JA, ma piuttosto quello di Wordpress.com.
P.S. Sul mio blog tutta la cronistoria, se vuoi.
Buona giornata :)
E scusa per i refusi, sono di fretta...
RispondiEliminaO.T.
RispondiEliminapasso da qui per non invadere oltremodo lo spazio dell'estinto.
Il tema del velo l'ho trattato sotto vari aspetti da me; se hai tempo e ti va, c'è da leggere.
Rispetto al mio nick, che è tale, potresti averlo inteso in modo errato, ed ecco spiegato l'intrigo.