venerdì 24 dicembre 2010

Perché accanirsi contro gli auguri?

Caso mai qualcuno tra i miei lettori non sia anche un affezionato del carissimo Davide, riporto anche qui il mio commento in risposta ad un post, ficcantissimo, a modo suo, contro una di quelle tradizioni che con tutto quello che si può argomentare, non riesco più a vedere come un reale pericolo ....
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Allora tanti Aùguri.
Perché accanirsi contro il mulino bianco?
Ci sono tanti comportamenti che reputo davvero indecenti, ma se qualcuno che stimo e che suppongo lo faccia in buona fede, si diletta nel formulare desiderio che io od i miei cari possano passare delle giornate serene, non comprendo cosa ci sia da scandalizzarsi.
Da ragazzo (quando molti di voi fortunelli non erano neppure nati) il "natale" e le "feste" avevano un senso strano per chi era cresciuto lontano da cugini e parentame vario. I miei genitori mi portavano da persone per me quasi sconosciute, a volte non sentite ne viste da "circa" un anno, e perché le persone con le quali avrei voluto passare il tempo libero non erano di certo loro. Per fortuna qualche regalo, un po' di dolciumi ed il gioco (in generale delle carte) aiutavano questo tempo a scivolare presto. E gli auguri erano forse equivalenti ai saluti, per i quali spero non ci sia da parte vostra la stessa avversione. Crescendo le cose sono cambiate (alcuni di voi non consapevolmente incominciavano a calpestare il mondo) il mio desiderio di ribellione portava ad avversare le tradizioni anche quelle che potevano piacermi, in uno spirito forse post-punk, visto che il movimento era di fatto già esaurito (sostengono i più ferrati che il punk sia morto con la pubblicazione di White Riot dei Clash) e ogni occasione per sottrarmi, possibilmente in modo ostentato, alle moralistiche festività era momento di sadica gioia. Poi è giunta un po' di sana indifferenza che come una veste medioevale riesce a proteggermi dalla necessità di ostentare l'assenza (come sosteneva da qualche parte N.Moretti) per cui resto me stesso senza bisogno di prevalicare i desideri altrui, l'altra sera era a tavola con una persona conosciuta quasi per caso che mi diceva di essere l'ateo più strano a giudizio del "suo" parroco che lo vedeva accompagnare i figli a messa tutte le domeniche... beato lui, il mio cammino verso il "nirvana" è assolutamente più lungo. Per cui scaldarsi per degli auguri ricevuti, persino quelli più finti e "tradizionali" lo riserverei a chi in questi giorni si trova in località dolomitiche o affini e lo sconsiglierei a voi felici abitanti di trinacria.

Un Sorriso

2 commenti:

  1. Buon Santo Natale :-D (non so fare l'emoticon di "sghignazz")
    Però oggi io ho ricevuto gli auguri da una persona che non sento da anni, almeno 5 o 6.
    È che la vita (la mia almeno) è complessa; dev'essere per via della meccanica quantistica

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  2. @juhan: persino questo "strambo" augurio, detto da te non può mai divenire "pericoloso". Se però ti rispondessi che le Sue pastosissime appendici ti accompagnino nel corso delle giornate passate lontano dallo stress del lavoro e in compagnia delle persone a te care, affinché non sorgano che sorrisi e che possa sommare ai già piacevoli ricordi ulteriori eventi festosi, che mi diresti? Sono blasfemo?

    @alex, il brano pop con i tori è orecchiabile e carino, ma che c'entra con la morte del punk? Hai forse sbagliato link?


    Un Sorriso

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