mercoledì 29 dicembre 2010

Razionalizzazione versus razionalità

Cito dal bellissimo libro di Alberto Burgio Nonostante Auschwitz:
Nonostante Auschwitz

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 ... (Pag. 25)
Se è vero che le ideologie sono una risorsa di razionalizzazione, non ha senso esigere che siano razionali (scientificamente provate) e occorre sapere che non da ciò dipende la loro prestazione. Per questo - restando al razzismo - una strategia di contrasto affidata a confutazioni teoriche è votata al fallimento.
...

Riuscire a suscitare così tante impressioni in pochissime righe è un'impresa notevole.
La prima relativa alla definizione di ideologia è di certo interessante e IMHO argomentata nelle pagine precedenti del testo stesso.La seconda ovvero che la prestazione non dipende dalla razionalità è di certo più controversa, ma non trascurerei la terza relativa all'associazione tra razionalità e scientificamente provato....

Per il momento vi chiederei le vostre impressioni mentre continuo ancora nella avvincente lettura ed esprimo pubblicamente il mio apprezzamento per la profondità di questo testo che riesce a toccare argomenti delicati senza mai sfociare in facili sentimentalismi o semplificazioni demagogiche....

Un Sorriso

3 commenti:

  1. Le ideologie si sostituiscono alle idee. Le idee si pongono continuamente in discussione, si confrontano, sono disposte a cambiare. Le ideologie ne rappresentano la patologia, l'arteriosclerosi, l'indurimento; quando tale cristallizzazione giunge a un livello irreversibile, non v'è argomento, né logica che possa contrastarla.

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  2. Come immaginare di contrapporsi ad una visione delle ideologie così "ideologica" ? Dubito che ci siano difetti nella tua analisi, carissimo @lector, salvo che non aiuta ad approfondire e comprendere.
    Prova a dare una "giustificazione"(1) della sopravvivenza (nonostante Auschwitz, come scrive l'egregio Burgio) del razzismo.

    Un Sorriso

    (1) questa nota è preventiva, la mia accezione del termine giustificazione è nel senso di determinarne la sopravvivenza nonostante le argomentazioni di lector siano macigni che dovrebbero schiacciarle, non certamente nel senso di dotarle di dignità o cittadinanza. DiGiamo che se il razzismo è una malattia, catalogarla come tale è un primo passo, ma se non ne comprendiamo i meccanismi non possiamo che perdere (come d'altronde mi sembra di capire tu stesso abbia scritto)

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  3. Dopo Auschwitz, come già disse qualcuno molto, ma molto più autorevole di me, a ben vedere non ci sarebbe neppure più alcuna giustificazione per la fede in dio. E qui troviamo una prima radice per la nostra equazione: ideologia e fede sono solo due facce della stessa medaglia.
    Da Betlemme a Birkenau.

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