Cito dal bellissimo libro di Alberto Burgio Nonostante Auschwitz:
Nonostante Auschwitz
... (Pag. 25)
Se è vero che le ideologie sono una risorsa di razionalizzazione, non ha senso esigere che siano razionali (scientificamente provate) e occorre sapere che non da ciò dipende la loro prestazione. Per questo - restando al razzismo - una strategia di contrasto affidata a confutazioni teoriche è votata al fallimento.
...
Riuscire a suscitare così tante impressioni in pochissime righe è un'impresa notevole.
La prima relativa alla definizione di ideologia è di certo interessante e IMHO argomentata nelle pagine precedenti del testo stesso.La seconda ovvero che la prestazione non dipende dalla razionalità è di certo più controversa, ma non trascurerei la terza relativa all'associazione tra razionalità e scientificamente provato....
Per il momento vi chiederei le vostre impressioni mentre continuo ancora nella avvincente lettura ed esprimo pubblicamente il mio apprezzamento per la profondità di questo testo che riesce a toccare argomenti delicati senza mai sfociare in facili sentimentalismi o semplificazioni demagogiche....
Un Sorriso
mercoledì 29 dicembre 2010
venerdì 24 dicembre 2010
Perché accanirsi contro gli auguri?
Caso mai qualcuno tra i miei lettori non sia anche un affezionato del carissimo Davide, riporto anche qui il mio commento in risposta ad un post, ficcantissimo, a modo suo, contro una di quelle tradizioni che con tutto quello che si può argomentare, non riesco più a vedere come un reale pericolo ....
---
Allora tanti Aùguri.
Perché accanirsi contro il mulino bianco?
Ci sono tanti comportamenti che reputo davvero indecenti, ma se qualcuno che stimo e che suppongo lo faccia in buona fede, si diletta nel formulare desiderio che io od i miei cari possano passare delle giornate serene, non comprendo cosa ci sia da scandalizzarsi.
Da ragazzo (quando molti di voi fortunelli non erano neppure nati) il "natale" e le "feste" avevano un senso strano per chi era cresciuto lontano da cugini e parentame vario. I miei genitori mi portavano da persone per me quasi sconosciute, a volte non sentite ne viste da "circa" un anno, e perché le persone con le quali avrei voluto passare il tempo libero non erano di certo loro. Per fortuna qualche regalo, un po' di dolciumi ed il gioco (in generale delle carte) aiutavano questo tempo a scivolare presto. E gli auguri erano forse equivalenti ai saluti, per i quali spero non ci sia da parte vostra la stessa avversione. Crescendo le cose sono cambiate (alcuni di voi non consapevolmente incominciavano a calpestare il mondo) il mio desiderio di ribellione portava ad avversare le tradizioni anche quelle che potevano piacermi, in uno spirito forse post-punk, visto che il movimento era di fatto già esaurito (sostengono i più ferrati che il punk sia morto con la pubblicazione di White Riot dei Clash) e ogni occasione per sottrarmi, possibilmente in modo ostentato, alle moralistiche festività era momento di sadica gioia. Poi è giunta un po' di sana indifferenza che come una veste medioevale riesce a proteggermi dalla necessità di ostentare l'assenza (come sosteneva da qualche parte N.Moretti) per cui resto me stesso senza bisogno di prevalicare i desideri altrui, l'altra sera era a tavola con una persona conosciuta quasi per caso che mi diceva di essere l'ateo più strano a giudizio del "suo" parroco che lo vedeva accompagnare i figli a messa tutte le domeniche... beato lui, il mio cammino verso il "nirvana" è assolutamente più lungo. Per cui scaldarsi per degli auguri ricevuti, persino quelli più finti e "tradizionali" lo riserverei a chi in questi giorni si trova in località dolomitiche o affini e lo sconsiglierei a voi felici abitanti di trinacria.
Un Sorriso
lunedì 20 dicembre 2010
Piccole divinità
Provando ad instaurare una tradizione rispondo per esteso con un post dedicato alla osservazione che ancora una volta il prode Davide mi ribalta su un commento all'ormai fertilissimo post di Ivo sulle punte dei fiocchi di neve.
Portando come "reference document" una lettura non proprio scientifica come argomento a discolpa (da se definita, nessuno mi risulta gliene avesse fatto colpa) dell'argomento figli, evidenzia in particolare la suggestione della divinizzazione della prole.
Sinceramente non credo che in un rozzo paese patriarcale come quello in cui siamo cresciuti lo status di divinità sia applicabile più ai bambini che agli specialisti dell'arte pedatoria.
La mia opinione è che molti genitori ritenessero di avere figli come fosse acquistare un gadget elettronico da lasciare in disparte quando se ne ha noia. Lo spirito vittoriano(1) adeguato allo scopo lo possono probabilmente praticare soltanto una ristretta cerchia di benestanti e su questi rinuncio ad esprimermi in quanto sarei davvero poco generoso. Piuttosto l'incapacità di comunicare con la propria prole genera spesso una condizione di mancanza di controllo che potrebbe risultare simile, per chi non la guarda con attenzione alla venerazione. Ma IMHO quello di cui hanno bisogno i bambini (e qui potrebbe sembrare stridente, ma concordo con il risultato dell'analisi dell'Astutillo) è qualcosa di completamente diverso.
Già mi aspetto strali di insulti riguardo la mia inadeguatezza osservativa, ma citando (in parte a sproposito) un brano di altra epoca : Riderò, riderò, riderò, tu falli ridere perché.....
Un Sorriso
(1): con notevoli eccezioni come potrebbe essere compreso dalla lettura di "Casa Darwin".
Portando come "reference document" una lettura non proprio scientifica come argomento a discolpa (da se definita, nessuno mi risulta gliene avesse fatto colpa) dell'argomento figli, evidenzia in particolare la suggestione della divinizzazione della prole.
Sinceramente non credo che in un rozzo paese patriarcale come quello in cui siamo cresciuti lo status di divinità sia applicabile più ai bambini che agli specialisti dell'arte pedatoria.
La mia opinione è che molti genitori ritenessero di avere figli come fosse acquistare un gadget elettronico da lasciare in disparte quando se ne ha noia. Lo spirito vittoriano(1) adeguato allo scopo lo possono probabilmente praticare soltanto una ristretta cerchia di benestanti e su questi rinuncio ad esprimermi in quanto sarei davvero poco generoso. Piuttosto l'incapacità di comunicare con la propria prole genera spesso una condizione di mancanza di controllo che potrebbe risultare simile, per chi non la guarda con attenzione alla venerazione. Ma IMHO quello di cui hanno bisogno i bambini (e qui potrebbe sembrare stridente, ma concordo con il risultato dell'analisi dell'Astutillo) è qualcosa di completamente diverso.
Già mi aspetto strali di insulti riguardo la mia inadeguatezza osservativa, ma citando (in parte a sproposito) un brano di altra epoca : Riderò, riderò, riderò, tu falli ridere perché.....
Un Sorriso
(1): con notevoli eccezioni come potrebbe essere compreso dalla lettura di "Casa Darwin".
domenica 19 dicembre 2010
Quante sono le punte di una stella?
Partendo da uno spunto interessante e natalizio siamo finiti sul blog del carissimo Ivo su argomenti che uscivano decisamente fuori tema.
Per tornare sul tema vorrei porre qui una domanda apparentemente inconsistente:
Quante sono le punte di una stella?
Non correte tutti(1) a dirmi che le stelle sono sferiche (non saprei neanche dirvi se poi sia la risposta precisa) ma piuttosto se le aberrazioni che ne causano l'aspetto "a stella" siano state studiate e se le stelle siano davvero a cinque punte.... io senza averci pensato più di tanto però punterei a quattro!
Forse oltre alla spiegazione "scientifica o non" mi interesserebbe conoscere il vostro parere sull'argomento.
Qualche idea ce l'ho già in mente... ma
Un Sorriso
(1) il numero di commenti su questo blog è veramente ridotto, forse io stesso non ho mai fatto più di tanto per stimolarlo.... domanda "morale" è ciò sbagliato?
Per tornare sul tema vorrei porre qui una domanda apparentemente inconsistente:
Quante sono le punte di una stella?
Non correte tutti(1) a dirmi che le stelle sono sferiche (non saprei neanche dirvi se poi sia la risposta precisa) ma piuttosto se le aberrazioni che ne causano l'aspetto "a stella" siano state studiate e se le stelle siano davvero a cinque punte.... io senza averci pensato più di tanto però punterei a quattro!
Forse oltre alla spiegazione "scientifica o non" mi interesserebbe conoscere il vostro parere sull'argomento.
Qualche idea ce l'ho già in mente... ma
Un Sorriso
(1) il numero di commenti su questo blog è veramente ridotto, forse io stesso non ho mai fatto più di tanto per stimolarlo.... domanda "morale" è ciò sbagliato?
lunedì 1 novembre 2010
A cosa serve l'indignazione
Riporto qui di seguito un mio commento al post della signora Marina Terragni. Vi invito a leggere non solo il suo post, di certo interessante, anche se non in tutto condivisibile, ma anche i commenti perché a mio modo di vedere illuminanti sul modo di porsi riguardo alcuni problemi.
-----
Egregia sig.ra Marina. Giungo sul suo blog tramite il link tratto dal post di A.Gilioli.
Oltre a lodare la sua iniziativa, il coraggio di certo non le manca, di solito coloro che si oppongono al Cavaliere Nero non se la passano molto bene, debbo però riconoscere che pecca di una ingenuità che, facendo pochi calcoli, alla sua età che dovrebbe essere più o meno la mia, non dovrebbe più accompagnarla. Ricordo le parole disperate della vedova di una poliziotto ad un funerale di stato ove le avevano certo scritto alcune frasi in cui chiedeva il ravvedimento dei mafiosi, ma già lei, di certo assai più giovane di me, gridava che i mafiosi non si sarebbero ravveduti. Analogamente non credo che il Cavaliere nero si ravvederà e temo che il suo appello, almeno nei riguardi del destinatario andrà di certo a vuoto. Resta, certo, l'elemento pubblico, in cui, anche lei come molti, confidano perché qualcosa possa avvenire. Cade però in contraddizione quando da una parte ammette che esiste da trent'anni un modello dominante di relazioni e dall'altra non accetta di discuterne con chi cerca di richiamare all'ordine anche altri responsabili.
Personalmente ritengo che il berlusconismo, al pari di altri mali della nostra storia storia, non finiranno con il decesso del protagonista e che i suoi affini (se vuole c'è anche un lieve gioco di parole) sapranno come coglierne i frutti.
In sostanza, e qui chiudo, l'indignazione verso i vecchi mi lascia perplesso se poi non serve per evitare che altri invecchino nel medesimo modo. La invito a ripensare ad alcuni commenti che lei ha tacciato di essere provocatori perché purtroppo svelano alcuni dei mali che hanno reso possibile il berlusconismo.
Un Sorriso
----
Spero inoltre di trovare energie e voglia di aggiungere altre considerazioni che mi frullano nel cervello in relazione alle implicazioni etiche di casi come questi, anzi mi correggerei definendole non solo etiche ma addirittura scientifiche.
Anche a voi miei lettori (non ho idea di quanti siete, ma che importa) ...
Un Sorriso
Etichette:
berlusconismo,
indignazione,
vecchiaia
martedì 3 agosto 2010
Ci sono anch'io
Visto che l'aveano già fatto altri....
http://www.alterlucas.com/2010/07/sono-in-corsa-per-il-nobel-della-pace.html
http://metilparaben.blogspot.com/2010/07/quel-pallino-rosso-sono-io.html
Forse è solo un Sorriso... ma mi piace dove mi sono ritrovato
venerdì 4 giugno 2010
Sì, siete bravi con la chiesa cattolica, ma perché non fate lo stesso con l’Islam?
Grazie a Lector in fabula per la vignetta e lo spledido post!
Noto che è un argomento caldo.
Vi invito a non trascendere.... altrimenti incorrerete nel l'ira di dio
Un Sorriso
giovedì 3 giugno 2010
PRETESTUOSAMENTE (da Malvino)
Ehi , si fa carriera!
Sono stato citato, ovviamente come si confà ai "non popolari", in modo parzialemnte errato, nientepopodimeno che nel testo di un post di Malvino.
Perquanto io sia notoriamente non vanitoso e meno permaloso di molti, non potevo farmi sfuggire l'occasione per pubblicare un post.
essendo NOTORIAMENTE un blogger pigro, farne uno tutto mio mi sarebbe sembrato eccessivo, per cui mi limiterò a:
Indicare il post originale dove avevo messo la risposta criticata come "PRETESTUOSA"
http://cadavrexquis.typepad.com/cadavrexquis/2010/06/gli-utili-idioti-di-hamas-e-il-diritto-alla-difesa-di-israele.html
Indicare il post di Malvino dove vengo citato
http://malvinodue.blogspot.com/2010/06/eccesso-di-legittima-difesa-niente-di.html#comment-form
riportare qui di sotto per esteso il mio commento al post in cui forse senza merito cerco di difendere le mie posizioni e continuo a criticare modi che non si confanno a mio giudizio con il concetto di mondo che vorrei lasciare ai miei (e a quelli di tutti gli altri) figli.
---
Ciao Malvino.
Ti chiedo scusa per due motivi.
1) La mia firma in calce al commento come "jabberwockita" poteva essere equivocabile ma per motivi su quali non mi soffermerò non mi era possible, in quel momento loggarmi come adesso.
2) Si è vero che non ti conosco, ma il commento era riferito a "stefano" e riportato sul tuo blog solo per completezza. Ho peccato di ingenuità e chiedo scusa a te e ai tuoi lettori.
Questo però non mi lascia considerare come "passabile" il termine PRETESTUOSAMENTE usato nei miei confronti riguardo le critiche da me portate.
Forse perchè non ti conosco dovrebbe essermi consentita una domanda:
Cito (dal testo tra parentesi):
penso che sia razzista considerare gli ebrei appartenenti ad una razza, almeno dal XVI secolo in poi
La domanda è: Quindi considerare apaprtenenti ad una "razza" altri esseri umani non sarebbe razzista (????) , oggi? Non lo sarebbe stato prima del XVI secolo (????) . Mi sono perso qualcosa? Cosa è avvenuto nella specie Homo Sapiens Sapiens nel 1500?
Riguardo i pregiudizi benevoli, poi, aggiungerei che stanno bene in bocca (o sulla penna) degli stolti, ti stimavo (anche senza conoscerti), dovrei cambiare idea?
Infine sulla laicità: Sono (notoriamente) ateo, ma cerco (e spero) di essere laico.
Non condivido nessuna religione, ma per quanto alcune più delle altre sono "root of all devils" non direi mai che "mi stanno sul cazzo". Posso biasimare i loro condottieri, mettere in guardia i seguaci, alla berlina le loro dottrine, ma non le userei mai come divisore tra "retti" ed in errore.
Nella speranza di aver preso (io) un abbaglio e di leggere sferzanti critiche nei confronti di chi sobilla l'uso della forza (mi riferisco ai potenti di tutto il mondo) per la risoluzione delle controversie tra le nazioni ti lascio il mio immancabile
Un Sorriso
In replica anche qui
Un Sorriso
Sono stato citato, ovviamente come si confà ai "non popolari", in modo parzialemnte errato, nientepopodimeno che nel testo di un post di Malvino.
Perquanto io sia notoriamente non vanitoso e meno permaloso di molti, non potevo farmi sfuggire l'occasione per pubblicare un post.
essendo NOTORIAMENTE un blogger pigro, farne uno tutto mio mi sarebbe sembrato eccessivo, per cui mi limiterò a:
Indicare il post originale dove avevo messo la risposta criticata come "PRETESTUOSA"
http://cadavrexquis.typepad.com/cadavrexquis/2010/06/gli-utili-idioti-di-hamas-e-il-diritto-alla-difesa-di-israele.html
Indicare il post di Malvino dove vengo citato
http://malvinodue.blogspot.com/2010/06/eccesso-di-legittima-difesa-niente-di.html#comment-form
riportare qui di sotto per esteso il mio commento al post in cui forse senza merito cerco di difendere le mie posizioni e continuo a criticare modi che non si confanno a mio giudizio con il concetto di mondo che vorrei lasciare ai miei (e a quelli di tutti gli altri) figli.
---
Ciao Malvino.
Ti chiedo scusa per due motivi.
1) La mia firma in calce al commento come "jabberwockita" poteva essere equivocabile ma per motivi su quali non mi soffermerò non mi era possible, in quel momento loggarmi come adesso.
2) Si è vero che non ti conosco, ma il commento era riferito a "stefano" e riportato sul tuo blog solo per completezza. Ho peccato di ingenuità e chiedo scusa a te e ai tuoi lettori.
Questo però non mi lascia considerare come "passabile" il termine PRETESTUOSAMENTE usato nei miei confronti riguardo le critiche da me portate.
Forse perchè non ti conosco dovrebbe essermi consentita una domanda:
Cito (dal testo tra parentesi):
penso che sia razzista considerare gli ebrei appartenenti ad una razza, almeno dal XVI secolo in poi
La domanda è: Quindi considerare apaprtenenti ad una "razza" altri esseri umani non sarebbe razzista (????) , oggi? Non lo sarebbe stato prima del XVI secolo (????) . Mi sono perso qualcosa? Cosa è avvenuto nella specie Homo Sapiens Sapiens nel 1500?
Riguardo i pregiudizi benevoli, poi, aggiungerei che stanno bene in bocca (o sulla penna) degli stolti, ti stimavo (anche senza conoscerti), dovrei cambiare idea?
Infine sulla laicità: Sono (notoriamente) ateo, ma cerco (e spero) di essere laico.
Non condivido nessuna religione, ma per quanto alcune più delle altre sono "root of all devils" non direi mai che "mi stanno sul cazzo". Posso biasimare i loro condottieri, mettere in guardia i seguaci, alla berlina le loro dottrine, ma non le userei mai come divisore tra "retti" ed in errore.
Nella speranza di aver preso (io) un abbaglio e di leggere sferzanti critiche nei confronti di chi sobilla l'uso della forza (mi riferisco ai potenti di tutto il mondo) per la risoluzione delle controversie tra le nazioni ti lascio il mio immancabile
Un Sorriso
In replica anche qui
Un Sorriso
mercoledì 2 giugno 2010
Sam Harris: La scienza può rispondere alle domande dell'etica
Davvero interessante. Non avevo mai visto Sam Harris, ma il suo pensiero è coinvolgente
Un Sorriso
Etichette:
Fede,
Morale,
Sam Harris,
Scienza,
TED
sabato 10 aprile 2010
Elizabeth Pisani: Sex, drugs and HIV -- let's get rational
Mi piacerebbe avere molto da aggiungere, ma purtroppo posso soltanto cercare di dare diffusione a questa bellissima conferenza (sono meno di una ventinadi minuti e se riuscite a masticare un minimo di inglese non è impossibile seguirla)
Spero che chi vi si imbatterà possa a sua volta diffonderla perchè oltre ad affrontare con serietà (e semplicità) dei temi tragici riesce a farti riflettere su molti temi riguardo la "nostra società" e le sue contraddizioni.
Ringrazio Ivo per la segnalazione.
Spero infine che anche per questa conferenza i magnifici volontari che per altre hanno reso disponibile le traduzioni dei sottotitoli.
Un Sorriso
domenica 28 marzo 2010
Non si può essere sempre seri
Beh non è certo il quintetto di Miles con Wayne, Herbie, Ronn e Tony
però per passare 3 e 40 in simpatia può passare.
Lo stile è da garage band la voce di Pino Scotto sembra una imitazione (o forse lo è), le cheer leaders sono inguardabili (almeno come ballerine) Caparezza sicuramente spaesato... ma chi se ne importa io mi sono divertito....
Un Sorriso
domenica 14 marzo 2010
L'aquila a pezzi (primo segmento)
Non c'è molto da aggiungere (se non le prossime puntate)
Un Sorriso
mercoledì 10 marzo 2010
Scrittura e fonetica
Ecco un libro che mi piace davvero:
I neuroni della lettura
di Stanislas Dehaene
Il seguente brano, tratto dalla pagina 44 (capitolo 1 : Come leggiamo?), insieme ad interessantissime dissertazioni riguardanti i differenti approcci al testo scritto e alle possibili evoluzioni, che non mi è chiaro se essere originale dell'autore o effetivamente il prodigio di altre menti..., spero possa suscitare nei miei lettori lo stesso entusiasmo che ha ingenerato in me...
The European Union commissioners have announced that agreement has been reached to adopt English as the preferred language for European Communications, rather than German, which was the other possibility. As part of the negotiations, the British government conceded that English spelling had some room for improvement and has accepted a five-year phased plan for what will be known as EuroEnglish (Euro for short).
In the first year, "s" will be used instead of the soft "c". Sertainly, sivil servants will resieve this news with joy. Also, the hard "c" will be replaced with "k". Not only will this klear up konfusion, but typewriters kan have one less letter. There will be growing publik enthusiasm in the sekond year, when the troublesome "ph" will be replaced by "f". This will make words like "fotograf " 20 per sent shorter.
In the third year, publik akseptanse of the new spelling kan be expekted to reach the stage where more komplikated changes are possible. Governments will enkorage the removal of double letters, which have always ben a deterent to akurate speling. Also, al wil agre that the horible mes of silent "e"s in the languag is disgrasful, and they would go.
By the fourth year, peopl wil be reseptiv to steps such as replasing "th" by "z" and "w" by “v”. During ze fifz year, ze unesesary "o" kan be dropd from vords kontaining "ou", and similar changes vud of kors be aplid to ozer kombinations of leters.
After zis fifz yer, ve vil hav a reli sensibl riten styl. Zer vil be no mor trubls or difikultis and evrivun vil find it ezi tu un-derstand ech ozer.
Ze drem vil finali kum tru!
C'è anche la traduzione in italiano nelle note, ma non regge il confronto.
Un Sorriso
P.S. Il tutto mi ricorda anche un brano dei "latte e i suoi derivati" dal titolo tipo : Canzone d'amore di un ragazzo ad una ragazza (o qualcosa del genere) in cui l'evoluzione del linguaggio portava il cantante ad usare la sola vocale a in sostituzione delle altre, ma qui l'effetto, oltre che studiato in modo "scientifico" è davvero dirompente. Mi auguro che la lettura del brano precedente possa far nascere in voi almeno dei dubbi su quello che rappresenta il linguaggio per la nostra mente e la nostra cultura....
I neuroni della lettura
di Stanislas Dehaene
Il seguente brano, tratto dalla pagina 44 (capitolo 1 : Come leggiamo?), insieme ad interessantissime dissertazioni riguardanti i differenti approcci al testo scritto e alle possibili evoluzioni, che non mi è chiaro se essere originale dell'autore o effetivamente il prodigio di altre menti..., spero possa suscitare nei miei lettori lo stesso entusiasmo che ha ingenerato in me...
The European Union commissioners have announced that agreement has been reached to adopt English as the preferred language for European Communications, rather than German, which was the other possibility. As part of the negotiations, the British government conceded that English spelling had some room for improvement and has accepted a five-year phased plan for what will be known as EuroEnglish (Euro for short).
In the first year, "s" will be used instead of the soft "c". Sertainly, sivil servants will resieve this news with joy. Also, the hard "c" will be replaced with "k". Not only will this klear up konfusion, but typewriters kan have one less letter. There will be growing publik enthusiasm in the sekond year, when the troublesome "ph" will be replaced by "f". This will make words like "fotograf " 20 per sent shorter.
In the third year, publik akseptanse of the new spelling kan be expekted to reach the stage where more komplikated changes are possible. Governments will enkorage the removal of double letters, which have always ben a deterent to akurate speling. Also, al wil agre that the horible mes of silent "e"s in the languag is disgrasful, and they would go.
By the fourth year, peopl wil be reseptiv to steps such as replasing "th" by "z" and "w" by “v”. During ze fifz year, ze unesesary "o" kan be dropd from vords kontaining "ou", and similar changes vud of kors be aplid to ozer kombinations of leters.
After zis fifz yer, ve vil hav a reli sensibl riten styl. Zer vil be no mor trubls or difikultis and evrivun vil find it ezi tu un-derstand ech ozer.
Ze drem vil finali kum tru!
C'è anche la traduzione in italiano nelle note, ma non regge il confronto.
Un Sorriso
P.S. Il tutto mi ricorda anche un brano dei "latte e i suoi derivati" dal titolo tipo : Canzone d'amore di un ragazzo ad una ragazza (o qualcosa del genere) in cui l'evoluzione del linguaggio portava il cantante ad usare la sola vocale a in sostituzione delle altre, ma qui l'effetto, oltre che studiato in modo "scientifico" è davvero dirompente. Mi auguro che la lettura del brano precedente possa far nascere in voi almeno dei dubbi su quello che rappresenta il linguaggio per la nostra mente e la nostra cultura....
giovedì 4 marzo 2010
venerdì 19 febbraio 2010
Errori di comunicazione??
Pur essendo un argomento che ho seguito con moderato interesse su FF, mi ero fino a questa sera trattenuto da esprimere opinioni sulla questione che riguardava un blog, un commento e una azienda che pur essendo presente anche nella città in cui vivo, non era mai finita sotto la mia attenzione.
eviterò di dilungarmi eccessivamente nel fornire i riferimenti per chi voglia ricostruire la storia. Questi sono disponibili nel post di Alessandro Gilioli sul blog Piovono pietre.
Il mio intervento riguardava come e cosa significa entrare in contatto con mondi comunicativi ancora poco sotto controllo e quali danni se ne potessero ricavare.
Riporto qui il mio commento (soltanto perchè me lo sono copiato...) certo comunque che non verrà censurato dal Gilioli. Ripeto che la vicenda non mi interessa ne mi riguarda dal punto di vista personale (non conosco la blogger, ne sono nel settore del commercio o dei tessuti o abbigliamento) ma soltanto come esempio di caso "errore di comunicazione". In realtà alcune delle osservazioni che mi sono venute in mente non le ho neppure trascritte in quanto già disponibili nei vari commenti presenti nei tanti blog che se ne sono interessati.
Ecco il mio commento :
Non avevo notato le tempistiche del "gioco".
Per chi come me non lo avesse fatto provo a riassumerle:
Pubblicazione del post --> 5 aprile 2009
Primo commento neutro e risposta --> 6 maggio 2009 (dopo un mese)
Commento "pietra dello scandalo" --> 28 agosto 2009 (dopo tre mesi)
.... silenzio assoluto fino al --> 13 novembre 2009 (altri tre mesi)
in cui in tre giorni (sembrano pochi in questa vicenda ma al tempo dei social network sono comunque una eternità) vi sono i 4 "strani" commenti in difesa della azienda di cui alcuni hanno sollevato dubbi sulla "originalità"
Dopo quasi un altro mese --> 16 dicembre 2009
un altro commento isolato il cui tono sembra più dedicato alla "netiquette" che ad altro fino a giungere al --> 7 gennaio in cui succede qualcosa, qualcuno che sosterrebbe di essere identificabile e contattato dall'azienda ... per giungere nel giorno successivo agli ultimi due commenti.
... poi ancora silenzio fino al 12 febbraio (ancora più di un mese) quando sarebbe divenuto inaccessibile il blog in oggetto.
Poi una settimana fa da Friendfeed si è "scatenata" la baraonda.
il caso ha coinvolto (a differenza di prima) decine (forse centinaia) di blogger e commenti ad un ritmo che fa impallidire i precedenti e non soltanto per merito (sempre lodevole) di Alessandro Gilioli.
Tutto questo è nella mia umile opinione invero interessante e significativo. Forse non se ne è reso conto nessuno (od io mi sono perso qualche pezzo) ma dubito che la diffamazione (ammesso che lo sia) avrebbe mai raggiunto una diffusione simile (forse in un millennio) senza il diretto interessamento di chi ha chiesto di oscurare il blog
di Sybille....
Forse sono un complottista (vanno di moda), ma di certo non mi sentirei di consigliare a nessuno che voglia "non diffondere" una informazione di agire come sopra, il risultato mi sembra evidente....
Un Sorriso
eviterò di dilungarmi eccessivamente nel fornire i riferimenti per chi voglia ricostruire la storia. Questi sono disponibili nel post di Alessandro Gilioli sul blog Piovono pietre.
Il mio intervento riguardava come e cosa significa entrare in contatto con mondi comunicativi ancora poco sotto controllo e quali danni se ne potessero ricavare.
Riporto qui il mio commento (soltanto perchè me lo sono copiato...) certo comunque che non verrà censurato dal Gilioli. Ripeto che la vicenda non mi interessa ne mi riguarda dal punto di vista personale (non conosco la blogger, ne sono nel settore del commercio o dei tessuti o abbigliamento) ma soltanto come esempio di caso "errore di comunicazione". In realtà alcune delle osservazioni che mi sono venute in mente non le ho neppure trascritte in quanto già disponibili nei vari commenti presenti nei tanti blog che se ne sono interessati.
Ecco il mio commento :
Non avevo notato le tempistiche del "gioco".
Per chi come me non lo avesse fatto provo a riassumerle:
Pubblicazione del post --> 5 aprile 2009
Primo commento neutro e risposta --> 6 maggio 2009 (dopo un mese)
Commento "pietra dello scandalo" --> 28 agosto 2009 (dopo tre mesi)
.... silenzio assoluto fino al --> 13 novembre 2009 (altri tre mesi)
in cui in tre giorni (sembrano pochi in questa vicenda ma al tempo dei social network sono comunque una eternità) vi sono i 4 "strani" commenti in difesa della azienda di cui alcuni hanno sollevato dubbi sulla "originalità"
Dopo quasi un altro mese --> 16 dicembre 2009
un altro commento isolato il cui tono sembra più dedicato alla "netiquette" che ad altro fino a giungere al --> 7 gennaio in cui succede qualcosa, qualcuno che sosterrebbe di essere identificabile e contattato dall'azienda ... per giungere nel giorno successivo agli ultimi due commenti.
... poi ancora silenzio fino al 12 febbraio (ancora più di un mese) quando sarebbe divenuto inaccessibile il blog in oggetto.
Poi una settimana fa da Friendfeed si è "scatenata" la baraonda.
il caso ha coinvolto (a differenza di prima) decine (forse centinaia) di blogger e commenti ad un ritmo che fa impallidire i precedenti e non soltanto per merito (sempre lodevole) di Alessandro Gilioli.
Tutto questo è nella mia umile opinione invero interessante e significativo. Forse non se ne è reso conto nessuno (od io mi sono perso qualche pezzo) ma dubito che la diffamazione (ammesso che lo sia) avrebbe mai raggiunto una diffusione simile (forse in un millennio) senza il diretto interessamento di chi ha chiesto di oscurare il blog
di Sybille....
Forse sono un complottista (vanno di moda), ma di certo non mi sentirei di consigliare a nessuno che voglia "non diffondere" una informazione di agire come sopra, il risultato mi sembra evidente....
Un Sorriso
domenica 7 febbraio 2010
formspring.me
If you could go back in time 10 years and tell your younger self something, what would it be?
non farti cadere le braccia corri forte, va più forte che puoi, non devi voltare la faccia, non arrenderti ne ora ne mai.....
(Edoardo Bennato)
sabato 6 febbraio 2010
Hai aperto la parente ?.... Chiudila
...E' l'intestazione autonoma della lettera.... (ancora non posso capacitarmi di tanta fantasia)...
con insalata ... dai dispiacere che avreta...perché?
Perché il giovinotto si deve prendere una Laura....
Se non è questo un classico.... allora cos'è?
Un Sorriso (di gusto)
mercoledì 27 gennaio 2010
Tommy David ed il libero arbitrio
Premessa: Il filosofo Davide Tomasello (aka Tommy David) ha recentemente pubblicato un dialogo che qui non riporto confidando che possiate leggerlo direttamente lì.
Come mia PESSIMA abitudine cerco di cogliere oltre agli aspetti positivi le contraddizioni e le parti che non mi risultano chiare specie nei post di quelli che considero degli amici, avvalendomi del motto :
I veri amici sono quelli che scorgono i tuoi errori e li dicono a te,
i falsi amici sono quelli che scorgono i tuoi errori e li dicono agli altri.
In soldoni potrete trovare le battute scambiate da Tommy e me (e gli altri ovviamente) sul suo post, qui riporto soltanto il mio "ultimo" (nel senso di più recente) commento affinchè possiate prenderne visione e porre le vostre opinioni senza necessariamente intasare il sito di tommydavid. Quindi ... il seguito:
Solo un piccolo (Paola mi perdoni) riferimento ai colori: un libro bellissimo "Il colore della luna" di (appunto) Paola Bressan. Se non l'hai letto ... fallo, anzi ti direi, se le tue attuali "conlusioni" sono quelle che ho inteso, molla qualunque cosa e procuratelo appena possibile. E', a mio modesto parere, lì la causa del problema che non riesci a superare. In fin dei conti temo che tu, come tutti quelli che hanno avuto a che fare con gli studi filosofici, sia alla radice impregnato di un platonismo che ti fa chiedere (in sostanza) se c'è qualcosa fuori di me o è soltanto la mia immaginiazione ad ingannarmi e sono "solo" nell'universo con la mia coscienza ed utilizzo i "miei" sensi per indagarlo, ma sostanzialmente sono io che posso decidere cosa conta e cosa no... (va beh taglio qui)...
Non c'è nessuno che dipinga l'evoluzione! A meno che tu non ti stia riferendo alla teoria dell'evoluzione (che è quindi un opera umana) non c'è neanche molto da travisare, se non per stupidità, ignoranza o malafede (rubando al R.Dawkins riguardo alla scienza).
Che tu ti diverta con me e gli altri lettori del tuo blog a giocare all'estremismo mi sta persino bene (amo il gioco, specie quando con le sue simulazioni e provocazioni consente di "sviluppare consapevolezza"), però se vogliamo uscire di metafora per cercare di sviluppare un percorso no puoi trincerarti dietro dei muri in cui non ti riconosco.
In particolare se ho lasciato credere che sia un fautore della causalità vuol dire che mi sono sbagliato. La causalità (nel senso di intenzionalità ponente, non mai di azione finalistica) mi intriga proprio come le gru di Dennett. I "giochini morali" di Hauser mi piacciono perchè alla Smullyan tendono a scardinare i pregiudizi che evoluzionisticamente ci hanno portato fin qui ma come in un adventury game ad un certo punto devi mollare se vuoi andare oltre. Per comprendere la natura della luce non ci si può affidare agli occhi!!!
Come avrete potuto valutare da voi stessi ho messo davvero troppa carne al fuoco per un "povero" commento da cui l'idea di aggiornare il mio blog
Un Sorriso.
Come mia PESSIMA abitudine cerco di cogliere oltre agli aspetti positivi le contraddizioni e le parti che non mi risultano chiare specie nei post di quelli che considero degli amici, avvalendomi del motto :
I veri amici sono quelli che scorgono i tuoi errori e li dicono a te,
i falsi amici sono quelli che scorgono i tuoi errori e li dicono agli altri.
In soldoni potrete trovare le battute scambiate da Tommy e me (e gli altri ovviamente) sul suo post, qui riporto soltanto il mio "ultimo" (nel senso di più recente) commento affinchè possiate prenderne visione e porre le vostre opinioni senza necessariamente intasare il sito di tommydavid. Quindi ... il seguito:
Solo un piccolo (Paola mi perdoni) riferimento ai colori: un libro bellissimo "Il colore della luna" di (appunto) Paola Bressan. Se non l'hai letto ... fallo, anzi ti direi, se le tue attuali "conlusioni" sono quelle che ho inteso, molla qualunque cosa e procuratelo appena possibile. E', a mio modesto parere, lì la causa del problema che non riesci a superare. In fin dei conti temo che tu, come tutti quelli che hanno avuto a che fare con gli studi filosofici, sia alla radice impregnato di un platonismo che ti fa chiedere (in sostanza) se c'è qualcosa fuori di me o è soltanto la mia immaginiazione ad ingannarmi e sono "solo" nell'universo con la mia coscienza ed utilizzo i "miei" sensi per indagarlo, ma sostanzialmente sono io che posso decidere cosa conta e cosa no... (va beh taglio qui)...
Non c'è nessuno che dipinga l'evoluzione! A meno che tu non ti stia riferendo alla teoria dell'evoluzione (che è quindi un opera umana) non c'è neanche molto da travisare, se non per stupidità, ignoranza o malafede (rubando al R.Dawkins riguardo alla scienza).
Che tu ti diverta con me e gli altri lettori del tuo blog a giocare all'estremismo mi sta persino bene (amo il gioco, specie quando con le sue simulazioni e provocazioni consente di "sviluppare consapevolezza"), però se vogliamo uscire di metafora per cercare di sviluppare un percorso no puoi trincerarti dietro dei muri in cui non ti riconosco.
In particolare se ho lasciato credere che sia un fautore della causalità vuol dire che mi sono sbagliato. La causalità (nel senso di intenzionalità ponente, non mai di azione finalistica) mi intriga proprio come le gru di Dennett. I "giochini morali" di Hauser mi piacciono perchè alla Smullyan tendono a scardinare i pregiudizi che evoluzionisticamente ci hanno portato fin qui ma come in un adventury game ad un certo punto devi mollare se vuoi andare oltre. Per comprendere la natura della luce non ci si può affidare agli occhi!!!
Come avrete potuto valutare da voi stessi ho messo davvero troppa carne al fuoco per un "povero" commento da cui l'idea di aggiornare il mio blog
Un Sorriso.
Etichette:
Bressan,
causalità,
Dennett,
libero arbitrio
sabato 16 gennaio 2010
Creazionismo romantico?
Grazie a Jacopo Paoletti, ho visto questo breve ma affascinante filmato di Bruce Branit
Come dovreste aver compreso dal titolo del post, l'interrogativo che mi pongo e che pongo ai miei lettori è:
Tutto quello che il Creazionismo ha da offrire alla comprensione del mondo è nulla più di una visione romantica e consolatoria?
La risposta che io mi sono dato è probabilmente inequivoca e se qualcuno dubitasse del orientamento dimostrerebbe una memoria davvero corta o mancanza di conoscenza dei miei post precedenti.
Voi cosa ne pensate?
Un Sorriso
Come dovreste aver compreso dal titolo del post, l'interrogativo che mi pongo e che pongo ai miei lettori è:
Tutto quello che il Creazionismo ha da offrire alla comprensione del mondo è nulla più di una visione romantica e consolatoria?
La risposta che io mi sono dato è probabilmente inequivoca e se qualcuno dubitasse del orientamento dimostrerebbe una memoria davvero corta o mancanza di conoscenza dei miei post precedenti.
Voi cosa ne pensate?
Un Sorriso
giovedì 14 gennaio 2010
Sensibilità Atea (.... continua) con un po' di autofenomenologia che sfocia in DNA
Proseguo il "dialogo" con Stefano, avventore credente del blog de "il più Cattivo"...
La risposta non me la sono ancora riuscito a dare, anche se il sospetto in questo momento ricade maggiormente, partendo da una delle prime affermazioni di Stefano, riguardo la sua abitudine al dialogo con atei... In realtà è "autofenomenologia". Ovvero ritengo (e questa è una domanda anche, ma non solo, per Stefano) che parlare con credenti "senza dubbi" e portatori delle ormai ritrite certezze sia davvero noioso. conto invece di non annoiare il mio gentile visitatore e tutti gli altri che volessero leggere le nostre discussioni e parteciparvi.
Come ormai già fatto in precedenza prendo spunto da alcune osservazioni del mio cortese visitatore per riflessioni personali. In particolare nel suo commento precedente riportava:
Di solito i materialisti rispondono: un giorno con la nostra scienza capiremo.
Può darsi: ma questo non è altro che un comunissimo atto fideistico. Anche il materialismo è una forma di fede, nel momento in cui dal fatto che possiamo facilmente credere in ciò che è materiale e visibile non consegue in alcun modo che tutto ciò che esiste sia materiale e visibile: se lo metti in forma sillogistica, vedrai chiaramente come almeno una delle premesse è fallace.
A quanto risulta chiaro, almeno a me, a fare autofenomenologia non solo il solo. Stefano possiede degli strumenti per elaborare la propria visione del mondo e di riflesso della propria mente. Quindi cerca mediante quelli che conosce di interpretarvi il mondo e nel particolare lo sviluppo ed il sostegno del metodo scientifico. Essendo stato (non solo lui) indottrinato, probabilmente sin da bimbo e appartenendo ad una specie (homo sapiens sapiens) che secondo T.Pievani è nata per credere,
senza dover fare sforzi particolari giunge (anche lui, ma in abbondante compagnia) a poter sostenere che la scienza sia un atto fideistico. Non entrerò nei dettagli della risposta, anche perché c'è chi lo ha fatto meglio di come potrei farlo io, ad esempio qui, ma mi limiterò a notare che poi egli stesso cerca di superare il puro gesto di fede provando ad accompagnarlo con ragionamenti che però si guarda bene dal mettere sotto i riflettori (e fa bene, studiosi molto più esperti ci hanno già provato e, secondo la mia modesta opinione, hanno fatto figure barbine).
Divertente è, almeno per me, la distinzione sensoriale del visibile come compagno fedele del materiale... mi rimanda con la memoria alla bellissima lezione di Dawkins che trattava anche di come gli insetti vedessero i fiori con i loro organi di senso ultravioletti
(ancora grazie a weissbach per la segnalazione)
Un Sorriso
P.S. Stefano risponderti è un piacere, abbastanza faticoso, per cui ti chiedo scusa se sono ancora un po' indietro, ma se avrai pazienza vedrai che cercherò di completare il tutto....
Prima una breve considerazione, che spero non offenda nessuno, almeno in quanto sincera...
La domanda è : "Perché proprio qui?"La risposta non me la sono ancora riuscito a dare, anche se il sospetto in questo momento ricade maggiormente, partendo da una delle prime affermazioni di Stefano, riguardo la sua abitudine al dialogo con atei... In realtà è "autofenomenologia". Ovvero ritengo (e questa è una domanda anche, ma non solo, per Stefano) che parlare con credenti "senza dubbi" e portatori delle ormai ritrite certezze sia davvero noioso. conto invece di non annoiare il mio gentile visitatore e tutti gli altri che volessero leggere le nostre discussioni e parteciparvi.
Come ormai già fatto in precedenza prendo spunto da alcune osservazioni del mio cortese visitatore per riflessioni personali. In particolare nel suo commento precedente riportava:
Di solito i materialisti rispondono: un giorno con la nostra scienza capiremo.
Può darsi: ma questo non è altro che un comunissimo atto fideistico. Anche il materialismo è una forma di fede, nel momento in cui dal fatto che possiamo facilmente credere in ciò che è materiale e visibile non consegue in alcun modo che tutto ciò che esiste sia materiale e visibile: se lo metti in forma sillogistica, vedrai chiaramente come almeno una delle premesse è fallace.
A quanto risulta chiaro, almeno a me, a fare autofenomenologia non solo il solo. Stefano possiede degli strumenti per elaborare la propria visione del mondo e di riflesso della propria mente. Quindi cerca mediante quelli che conosce di interpretarvi il mondo e nel particolare lo sviluppo ed il sostegno del metodo scientifico. Essendo stato (non solo lui) indottrinato, probabilmente sin da bimbo e appartenendo ad una specie (homo sapiens sapiens) che secondo T.Pievani è nata per credere,
senza dover fare sforzi particolari giunge (anche lui, ma in abbondante compagnia) a poter sostenere che la scienza sia un atto fideistico. Non entrerò nei dettagli della risposta, anche perché c'è chi lo ha fatto meglio di come potrei farlo io, ad esempio qui, ma mi limiterò a notare che poi egli stesso cerca di superare il puro gesto di fede provando ad accompagnarlo con ragionamenti che però si guarda bene dal mettere sotto i riflettori (e fa bene, studiosi molto più esperti ci hanno già provato e, secondo la mia modesta opinione, hanno fatto figure barbine).
Divertente è, almeno per me, la distinzione sensoriale del visibile come compagno fedele del materiale... mi rimanda con la memoria alla bellissima lezione di Dawkins che trattava anche di come gli insetti vedessero i fiori con i loro organi di senso ultravioletti
(ancora grazie a weissbach per la segnalazione)
Un Sorriso
P.S. Stefano risponderti è un piacere, abbastanza faticoso, per cui ti chiedo scusa se sono ancora un po' indietro, ma se avrai pazienza vedrai che cercherò di completare il tutto....
Etichette:
ateismo,
autofenomenologia,
Dawkins,
eterofenomenologia,
Pievani,
sensibilità
martedì 12 gennaio 2010
Sensibilità atea seconda parte
Premessa
Continuazione di sensibilità atea.
Nel novembre del 2009 ho scritto il post sensibilità atea. Dopo i commenti di Stefano ho deciso di organizzare la risposta (piuttosto articolata) in "almeno" un nuovo post, a partire proprio da questo!
Per valutare i commenti e le affermazioni vi prego di fare riferimento direttamente al post linkato.
Qui introdurrò direttamente le risposte.
---
Stefano che si proclama credente in un commento piuttosto articolato suscita in me la necessità di affrontare i seguenti temi:
1) DETERMINISMO
Io sono un fervente materialista, se ciò significa sostenere che non c'è alcun bisogno di trascendente per rispondere a tutte le domande riguardanti il nostro mondo inclusa la vita. Questo non limita le mie ambizioni di comprendere il mondo anzi spazza via qualsiasi rischio di accontentarsi di non risposte, insomma di misteri della ... fede. Inoltre rubando il pensiero a R.Dawkins ricordo che la sua "vituperata" frase che (a memoria) recita: chiunque assuma un antibiotico e dica di non credere al determinismo scientifico è o un imbecille o un ignorante o in mala fede, ... ricordo, dicevo che è come poi da lui stesso ribattuto fondamentalmente SINCERA e , e qui concordo, difficilmente controbbattibile.
2) FASCISMO e NAZISMO
Rispetto a questi "termini" la mia posizione è invece, a differenza di quanto potrei comprendere dagli interventi di Stefano, molto più dura. Si tratta di totalitarismi che hanno arrecato morte, drammi e danni a milioni di persone e non soltanto per le guerre che hanno causato, non soltanto per l'olocausto di ebrei, zingari ed altre minoranze, non soltanto lo scempio della democrazia nei paesi dove hanno attecchito, ma persino per aver dato cittadinanza al rifiuto del diverso e i cui danni continuano a farsi sentire ancora oggi, anche nelle parole di alcuni esponenti governativi.
3) OMOSESSUALITA'
Riguardo le osservazioni di Stefano, partendo dalla "battuta" sulla defecazione orale, ribatterei che il fatto che migliaia (forse di più, bisognerebbe chiedere ad un biologo) di specie lo facciano mi rassicura riguardo la sua NATURALITA'. In ogni caso il fatto che molte altre non lo facciano non da, secondo la mia modesta opinione, la possibilità di riferirsi come patologico o innaturale a pratiche che rappresentano comunque più la sfera delle abitudini sessuali che direttamente a questioni riguardanti la sfera omosessuale che è abbondantemente più ampia.
4) Liceali COMUNISTI ed ANTICLERICALI
Rassicurerei Stefano che affianco ai suoi ex compagni di liceo vi sono schiere di Catto-comunisti, ma che personalmente, oltre a non trovare nelle loro affermazioni (di ambo gli schieramenti) spunti interessanti, molto spesso alla prova dei fatti, analizzando le loro convinzioni, sono giunto alla determinazioni che si trattasse (ribadisco NON SEMPRE) di persone che si muovevano per stereotipi e che né del Comunismo, né del Cattolicesimo o ancora meno dell'anticlericalismo avessero poi conoscenze sufficienti per poter motivare le foro posizioni.
5) DUBBI e PAZZIA:
Concludo questo post (che già mi sembra fin troppo lungo) con due pensieri, dovendo deludere Stefano riguardo i dubbi dei materialisti/deterministi sostenitori del metodo scientifico. Ne abbiamo molti (almeno io) anche se probabilmente non affascinanti per i credenti e romantici come i loro. Ma riguardo la pazzia la mia posizione è forse romantica. Molti uomini sono stati condannati ad una vita orrenda e persino a morte violenta perché ritenuti malati di mente o peggio posseduti dagli spiriti. E' con mestizia ed orrore che penso a quella povera gente che menti più aperte avrebbero invece potuto aiutare, forse curare ma certamente comprendere.
Un Sorriso
Continuazione di sensibilità atea.
Nel novembre del 2009 ho scritto il post sensibilità atea. Dopo i commenti di Stefano ho deciso di organizzare la risposta (piuttosto articolata) in "almeno" un nuovo post, a partire proprio da questo!
Per valutare i commenti e le affermazioni vi prego di fare riferimento direttamente al post linkato.
Qui introdurrò direttamente le risposte.
---
Stefano che si proclama credente in un commento piuttosto articolato suscita in me la necessità di affrontare i seguenti temi:
1) DETERMINISMO
Io sono un fervente materialista, se ciò significa sostenere che non c'è alcun bisogno di trascendente per rispondere a tutte le domande riguardanti il nostro mondo inclusa la vita. Questo non limita le mie ambizioni di comprendere il mondo anzi spazza via qualsiasi rischio di accontentarsi di non risposte, insomma di misteri della ... fede. Inoltre rubando il pensiero a R.Dawkins ricordo che la sua "vituperata" frase che (a memoria) recita: chiunque assuma un antibiotico e dica di non credere al determinismo scientifico è o un imbecille o un ignorante o in mala fede, ... ricordo, dicevo che è come poi da lui stesso ribattuto fondamentalmente SINCERA e , e qui concordo, difficilmente controbbattibile.
2) FASCISMO e NAZISMO
Rispetto a questi "termini" la mia posizione è invece, a differenza di quanto potrei comprendere dagli interventi di Stefano, molto più dura. Si tratta di totalitarismi che hanno arrecato morte, drammi e danni a milioni di persone e non soltanto per le guerre che hanno causato, non soltanto per l'olocausto di ebrei, zingari ed altre minoranze, non soltanto lo scempio della democrazia nei paesi dove hanno attecchito, ma persino per aver dato cittadinanza al rifiuto del diverso e i cui danni continuano a farsi sentire ancora oggi, anche nelle parole di alcuni esponenti governativi.
3) OMOSESSUALITA'
Riguardo le osservazioni di Stefano, partendo dalla "battuta" sulla defecazione orale, ribatterei che il fatto che migliaia (forse di più, bisognerebbe chiedere ad un biologo) di specie lo facciano mi rassicura riguardo la sua NATURALITA'. In ogni caso il fatto che molte altre non lo facciano non da, secondo la mia modesta opinione, la possibilità di riferirsi come patologico o innaturale a pratiche che rappresentano comunque più la sfera delle abitudini sessuali che direttamente a questioni riguardanti la sfera omosessuale che è abbondantemente più ampia.
4) Liceali COMUNISTI ed ANTICLERICALI
Rassicurerei Stefano che affianco ai suoi ex compagni di liceo vi sono schiere di Catto-comunisti, ma che personalmente, oltre a non trovare nelle loro affermazioni (di ambo gli schieramenti) spunti interessanti, molto spesso alla prova dei fatti, analizzando le loro convinzioni, sono giunto alla determinazioni che si trattasse (ribadisco NON SEMPRE) di persone che si muovevano per stereotipi e che né del Comunismo, né del Cattolicesimo o ancora meno dell'anticlericalismo avessero poi conoscenze sufficienti per poter motivare le foro posizioni.
5) DUBBI e PAZZIA:
Concludo questo post (che già mi sembra fin troppo lungo) con due pensieri, dovendo deludere Stefano riguardo i dubbi dei materialisti/deterministi sostenitori del metodo scientifico. Ne abbiamo molti (almeno io) anche se probabilmente non affascinanti per i credenti e romantici come i loro. Ma riguardo la pazzia la mia posizione è forse romantica. Molti uomini sono stati condannati ad una vita orrenda e persino a morte violenta perché ritenuti malati di mente o peggio posseduti dagli spiriti. E' con mestizia ed orrore che penso a quella povera gente che menti più aperte avrebbero invece potuto aiutare, forse curare ma certamente comprendere.
Un Sorriso
Etichette:
anticlericali,
arroganza,
ateismo,
comunisti,
determinismo,
dubbi,
fascismo,
nazismo,
omosessualità,
pazzia
domenica 10 gennaio 2010
Alice in Wonderland - Il trailer italiano
Temo che anche questa volta il povero Jab, essendo nello specchio, rimarrà escluso.
Se qualcuno conosce filmati o cartoni in cui il "mio" eroe è protagonista... vi prego segnalatemelo
Un Sorriso
Hobbes, le leggi naturali e i blogger
Il buon Alex ha aggiunto un manifesto al suo blog per fornire delle definizioni. Nonostante le intenzioni siano lodabilissime, direi che la strada, qualora abbia intenzione di percorrerla mi sembra che sia lunga, tortuosa e penso in salita.
Soltanto per esempio riporto un semplice scambio di battute tratte da FriendFeed tra due Filosofi (di professione e titolo) ed il sottoscritto che certo filosofo di professione non è ma che a quanto immodestamente pare, riesce a scardinare alcune convinzioni di chi è invece addetto al settore.
Bando alle ciance.. passiamo alle ciance:
Io: origino un FF:
Hobbes : "...ogni violazione delle leggi naturali..." gli piacerebbe.. le leggi naturali sono inviolabili!
Ivo Silvestro risponde:
Sono violabilissime. Solo che finisci all'inferno.
Io: incalzo
beh mi stai dicendo che posso barattare "l'anima" con la legge di gravità universale?... P.S. sto ancora ridendo ... fantastica!
Ivo Silvestro precisa :
Gravità? Io pensavo si stesse parlando dei dieci comandamenti!
Io: fornisco uno spunto:
sto cxxxxxxiando anch'io --> http://lamorale.wordpress.com/manifes...
alex: da la sua chiusa
è perché associ le regolarità fisiche della natura alla prescrittività delle stesse, e quindi le chiami leggi. ma non sono leggi, le leggi sono quelle nei codici civili e penali, quelle che si studiano a giurisprudenza ;)
Beh... sinceramente non mi aspettavo tanto... però non male
Jabberwock Italiano
Un Sorriso
sabato 2 gennaio 2010
Arte visiva
Grazie ad Andapanda ho scoperto questo bellimo video
L’artista si chiama Kseniya Simonova, ha 24 anni, e molte considerazioni sono già state fatte nel post di Andapanda cui vi rimando anche per la traduzione italiana della storia raccontata da questa sequenza di immagini realizzate sotto i vostri occhi davvero emozionanti.
Questo è secondo me uno degli aspetti più emozionali (si intendevo scrivere emozionali) che dovrebbe suscitare attenzione, ovvero che la storia viene creata attrverso modifche potenti e apparentemente semplici che danno allo spettatore la sensazione di essere parte dell'evento....
Il mio contributo vorrebbe essere, oltre alla diffusione ai miei lettori di questa opera d'arte, una riflessione sulle tecniche di improvvisazione e sulla visione.
Ho discusso su alcuni post de l'estinto riguardo la relazione tra meccanismi ed improvvisazione che continuo a sostenere con piena convinzione.
Aggiungerei un altra parte della relazione riguardo la conoscenza dei metodi di visione. Forse condizionato dal libro di Odifreddi C'era una volta un paradosso
Spero che la visione del filmato vi sia gradita e che le mie considerazioni possano contribuire allo sviluppo della "Ingegneria della Consapevolezza".
Un Sorriso (ed un grazie ad Andapanda e Weissbach)
L’artista si chiama Kseniya Simonova, ha 24 anni, e molte considerazioni sono già state fatte nel post di Andapanda cui vi rimando anche per la traduzione italiana della storia raccontata da questa sequenza di immagini realizzate sotto i vostri occhi davvero emozionanti.
Questo è secondo me uno degli aspetti più emozionali (si intendevo scrivere emozionali) che dovrebbe suscitare attenzione, ovvero che la storia viene creata attrverso modifche potenti e apparentemente semplici che danno allo spettatore la sensazione di essere parte dell'evento....
Il mio contributo vorrebbe essere, oltre alla diffusione ai miei lettori di questa opera d'arte, una riflessione sulle tecniche di improvvisazione e sulla visione.
Ho discusso su alcuni post de l'estinto riguardo la relazione tra meccanismi ed improvvisazione che continuo a sostenere con piena convinzione.
Aggiungerei un altra parte della relazione riguardo la conoscenza dei metodi di visione. Forse condizionato dal libro di Odifreddi C'era una volta un paradosso
che ho cominciato da poco a leggere, vedo in quest'opera una esaltazione della capacità visiva dello spettatore oltre alla capacità narrativa dell'artista, nel senso che molto di ciò che ci viene trasmesso è soltanto un abbozzo (splendido) di quello che sarebbe necessario inserire se non fosse possibile partire da un condiviso umano che riesce a far emergere da poche macchie un vissuto ed una esperienza occorrerebbe una definizone assai più spinta. Anche il fatto che questa condivisione sia partre della rappresentazione è magnificamente espresso nell'opera in oggetto.
Spero che la visione del filmato vi sia gradita e che le mie considerazioni possano contribuire allo sviluppo della "Ingegneria della Consapevolezza".
Un Sorriso (ed un grazie ad Andapanda e Weissbach)
Iscriviti a:
Post (Atom)