domenica 27 febbraio 2011

Quale democrazia?

Estraggo un passo da una proposta di mozione che nella giornata del 1° marzo dovrebbe essere proposta ad un consiglio di docenti.

Premessa 1: per chi non ne fosse a conoscenza, io .... non sono un docente, ma "soltanto" un genitore utente della scuola e cittadino di questa sempre peggio amministrata repubblica.

Premessa 2: qui non si nomineranno pratiche che coinvolgono la sfera privata, non perché siano approvate o riprovevoli, ma in quanto insignificanti rispetto alle gravità delle problematiche trattate.
Ecco l'estratto:

NON CI SOTTRAIAMO ALLA VALUTAZIONE: Come docenti, siamo totalmente disponibili a sviluppare forme di valutazione e di autovalutazione, personali e di istituto. Vogliamo però che gli strumenti siano seri e coerenti. Se si vogliono valutare i docenti, si valutino i docenti, non gli alunni. Se si vuole valutare una scuola, si valuti la scuola, non la sua utenza. Con che spirito le scuole accetteranno gli alunni più in difficoltà, sapendo che ne abbassano le “performance” misurate dal Ministero?

Tendo a sottolineare (ho aggiunto io il sottolineato)  proprio l'ultimo passo. Il concetto di accettazione.

In un periodo in cui l'esaltazione e la depressione dei valori costituenti è effimera e gli stessi sono branditi come beni disponibili per le proprie convenienze politiche, rimarcherei il disappunto nel dover trattare questo tema.

CHI VORREBBE DOVERSI PORRE IL QUESITO:
"COSA POTRANNO RICORDARE I POSTERI RIGUARDO QUESTO PERIODO?"
Io NO!!!
In un ottica, indubbiamente ottimistica se non addirittura progressiva, continuo a sostenere che seppur in maniera non lineare la soddisfazione di alcuni principi universali sia crescente nel tempo.
Ora, se dovessimo pensare ai cittadini della repubblica di Weimar che assistettero ignavi alla instaurazione del terzo reich o agli austriaci che applaudivano all'ingresso delle truppe naziste nel Anschluss, quali sarebbero i nostri pensieri?
Disapprovazione? Pietà? Indifferenza?
Quale resta lo scopo di una società civile?!!
Ricordo ancora i manifesti di un signor nessuno riguardo: "Aiutare chi è rimasto indietro"
Ma la sostanza rimane immutata: cosa dobbiamo aspettarci dal futuro della nostra società?

Già in precedenza abbiamo dovuto attendere una invasione dal sud per liberarci dall'innominabile, questa volta anziché gli americani dovranno essere i magrebini?

venerdì 11 febbraio 2011

Grazie.

Sinceramente trovo più divertente la faccia di Gasparri che le vignette della Fornario.
Non perdetevelo.

P.S. Se non lo avete già visto.... lo avete perso.... forse, i misteri della rete sono insondabili